Il violino è come un gatto! 4 consigli per prendersi cura dello strumento

Il violino è come un gatto! 4 consigli per prendersi cura dello strumento

5 dicembre 2017 News

Prendersi cura del proprio violino o strumento significa anche dare valore al proprio studio, alla propria musica e alla propria passione.

Ai bambini che si approcciano per la prima volta allo strumento dico sempre “il violino è come un gatto, come un animale da compagnia di cui avere cura: devi nutrirlo, pulirlo e avere attenzioni ai luoghi in cui lo riponi”.

Ecco quindi quattro consigli che voglio lasciarvi per una buona cura ordinaria dello strumento.

 

1- Fare attenzione alla pece!

La pece (o colofonia) è una resina che ogni musicista mette sull’archetto per creare l’attrito necessario affinché con lo strofinio sulla corda si produca il suono. Ogni volta che l’arco strofina la corda avviene che un po’ di polverina di pece si depositi sulle corde e sulla tavola fino a formare col tempo una patina difficile da rimuovere, poiché secca.

La pece è una resina che ogni musicista mette sull’archetto del violino per creare l’attrito .

La pece (o colofonia) è una resina che ogni musicista mette sull’archetto del violino per creare l’attrito .

Ecco perché è fondamentale pulire lo strumento dalla polvere di resina, basta un panno pulito e asciutto, o leggermente inumidito. Non usare mai solventi domestici come alcool o acqua ragia! Ottimale è acquistare prodotti ad hoc per la pulizia ordinaria dello strumento.

2- Ovunque proteggi!

Oltre ad avere cura che lo strumento non sia soggetto a urti quando è nella custodia, bisogna fare molta attenzione agli sbalzi di temperatura. Quindi assolutamente mai – ripeto mai! – lasciarlo in macchina d’estate. Sarebbe la fine: il violino rischia di scollarsi o di rompersi per la dilatazione termica. Per la stessa logica, non tenerlo nemmeno troppo al freddo o vicino ad altre fonti di calore.

3- Nella custodia si allenta la tensione dell’arco.

Sì, per suonare il crine dell’archetto deve essere ben teso. Ma quando l’archetto viene riposto nella custodia deve sempre essere allentato, facendo scorrere il tallone, per evitare che si perda la tensione e l’elasticità dei crini.

In ogni caso il mio consiglio è quello di sostituire i crini dell’archetto e le corde ogni sei mesi circa, tempo che varia ovviamente in base all’utilizzo e alla cura.

4- Assecondare i bischeri, ma solo quelli del violino!

Sto parlando delle quattro chiavi del violino, chiamati piroli, oppure bischeri in toscano. Se questi sono troppo duri si può mettere del sapone (sapone per piroli specifico o alla bisogna sapone per uso domestico) per ridurre l’attrito. Se sono invece troppo scivolosi, si può mettere una puntina di polvere di gesso (quello da lavagna va benissimo) leggermente inumidita. Niente di più facile che leccarsi il dito prescelto per prelevare la polvere e passarla sui piroli.

Quali sono i vostri segreti per prendere cura del vostro strumento? Lasciatemi un commento.

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Tommaso Pedani: